martedì 3 marzo 2015

Eh sì, piacerebbe tanto anche a me leggere ma non ho mai tempo...

Un elemento che contribuirà alla graduale scomparsa della letteratura è la mancanza di tempo. Per leggere ci vuole tempo, e le persone oggi non hanno tempo. In questi ultimi anni sono aumentate a dismisura le attività indispensabili alla vita e ognuna di queste attività necessita di tempo. Molte attività sono legate a quello che si potrebbe definire il “culto dell’estetica personale”. Palestre, massaggi, estetiste, fanghi, spa, lampade, abbigliamento, acconciature, tutte queste cose che esistono da sempre hanno subito un upgrade e sono passate a un livello superiore. Più palestra, più tipologie d’esercizi, più di tutto. In più, si sono proletarizzate e sono diventate pane per tutti i denti. Non è più solo la moglie del chirurgo miliardario che usufruisce di questi servizi, no, anche la cassiera del supermercato, anche l’operaio, anche l’impiegato, che non ha la giornata libera come la moglie del chirurgo miliardario, e se dopo otto ore di fabbrica o d’ufficio va in palestra o da qualche altra parte la giornata è finita. La tecnologia poi ha dato il suo bel contributo. Internet sopra tutto. La rete è una bellissima cosa. È una delle invenzioni più importanti degli ultimi cinquant'anni, forse di più, e sta avendo un impatto sociale immenso. Ha mille e altri mille pregi, ma ha anche il difetto di togliere tempo. Il tempo che si passa a cazzeggiare su internet solo pochi anni fa poteva essere speso in altri modi. Prima c’era solo la televisione, certo ti ci potevi buttare davanti e il tempo scappava lo stesso. Ora però c’è anche internet. Aggiungiamoci poi anche una bella ciliegina: lo smartphone.Lo samrtphone sta ad internet come la zanzara sta alla malaria, o come i polmoni stanno all’ossigeno, per fare un esempio meno terribile. Lo smartphone ha preso la rete e l’ha messa letteralmente in mano a tutti. Letteralmente in mano a tutti, sempre, ovunque, in qualsiasi momento. Come si può resistere a questo?Prendiamo un lettore medio, occasionale, come farà a leggersi il suo solito romanzo di Camilleri sotto l’ombrellone, se ogni due minuti dovrà mandare un messaggio, riceverlo, postare, condividere? Semplice, non lo farà. Il libro resterà lì con l’angolino piegato a pagina dodici, e l’anno dopo non se ne lo porterà neppure. Lasciamo perdere i lettori forti, quelli accaniti. Loro leggeranno sempre. Ma saranno sempre meno, perchè non rimpiazzati.Ve lo vedete un ragazzino di quindici anni che un pomeriggio si mette lì e si legge un romanzo? Ma dai, e come fa? Lo tiene con una mano e con l’altra tiene il telefono e controlla in continuazione WhatsApp? Esagero? Sì, esagero, ma meno di quello che si può pensare..La rete, la tecnologia in generale, ha portato grossi vantaggi, è senza dubbio positiva, utile, molto meglio averla che no, tuttavia ha anche degli svantaggi, uno di questi è che come effetto collaterale porta via tempo. Non c’è più tempo, e per leggere ci vuole tempo. 

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