martedì 16 giugno 2015

Faccine di merda





Non userò mai le faccine. Intendo le faccine che si mettono in fondo alle frasi, gli smile, gli emoticon quelle inutili, futili, ingannevoli faccine.
Le faccine sono una bastardata. Sono fuorvianti e mescolano le carte di una conversazione, sui social, su un forum o dove capita. 
Quando parlo con qualcuno, di persona intendo, faccia a faccia, ho la situazione sotto controllo. Vedo le reazioni sul volto del mio interlocutore in tempo reale e molto bene, in modo chiaro, almeno che non abbia due decimi di vista. Se questo s’incazza m’accorgo. Se fa ironia pure, se è sarcastico, se s’offende, se mi sta cacciando balle a tutto spiano, se mi sta prendendo per il culo, se è stufo, se è annoiato, anche se cerca di dissimulare me ne accorgo, o almeno ho la possibilità di farlo. 
In una conversazione virtuale no. In una conversazione virtuale non ho la possibilità di sapere, di scoprire tutto questo. In una conversazione virtuale in rete, ossia scritta, l’unica cosa che fa trasparire un po’ di emozioni, poche, è la scrittura stessa. Dalla scrittura, dal modo in cui uno scrive, si può intuire quale sentimento ci sia in ballo in quel momento. Astio, felicità, rabbia, noia, scazzo, è difficile, più che dal vivo , ma un piccolo margine c’è. Di fronte a una battuta farcita da quelle belle faccine di merda invece, tutte le carte in tavola vengono cambiate. Tutto diventa ambiguo. Uno può mandarti affaculo e piazzare una bella faccina di cazzo che ride in fondo all’insulto per stortare il significato dell’espressione. E uno resta lì, c’è lo smile, quindi è tutto pacifico, però si ha l’impressione di essere appena stati mandati affanculo. Qualsiasi giudizio può venire falsato, basta metterci la faccina. La discussione si fa accesa, e a suon di faccine non si capisce più un cazzo di niente. Il massimo è quando si mette solo la faccina, senza aggiungere niente, sia essa ridente o triste o quello che è. Quello è la vetta della falsità. 
Oramai non ci si fa più caso. Non ci faccio più caso quasi nemmeno io. Però, se ci rifletto, odio le faccine.
Certo, a mettercisi d’impegno, si potrebbe tentare di estrapolare dei significati stabili anche dall’uso delle faccine di merda, un vero e proprio linguaggio. Il problema è che è una piccolezza, fredda, molto limitata, la faccina, il che rende una ricerca del genere molto complicata.
Insomma, le faccine di merda sono delle scappatoie per nascondere le proprie intenzioni, comode, efficaci. Prendere per il culo uno dal vivo, senza che questo se ne accorga, richiede una certa maestria, di più o di meno in base alla maestria dell’altro nell'accorgersene, ma comunque richiede talento. Le faccine di merda no, annullano il talento, e annullano la genuinità della conversazione.
Ecco perchè non userò mai le faccine di merda.

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