martedì 17 febbraio 2015

La letteratura scomparirà tra cinquant'anni

Il futuro della letteratura è nero. Purtroppo non posso che essere pessimista. La gente non legge più, o legge sempre meno. Sai che novità, lo sanno tutti. 
Ma se sparisce il lettore sparisce anche la letteratura? La letteratura dev’essere per forza vincolata al lettore? Non può esistere senza? 
Bel problema, filosofico direi. 
Estremizzando un pochino al primo colpo direi di no, che non è necessario un lettore affinché la letteratura esista. Uno scrive un libro, un  capolavoro, se lo fa stampare e lo tiene lì, nel cassetto, oppure anche solo sul computer, tanto è uguale. L’opera letteraria sta lì, nessuno la legge ma c’è, pronta per essere scoperta. 
Poi però, pensandoci meglio, mi viene da pensare che una letteratura in potenza non è realmente letteratura. La letteratura diventa tale solo dopo che viene letta, prima no, altrimenti potrebbe esserlo qualsiasi cosa, anche un sasso, per dire. È la lettura che la trasforma in letteratura. Solo una volta provato a leggere il sasso si saprà che non è letteratura, prima non ne sappiamo proprio niente. 
Quindi il lettore è indispensabile? Sì. Allora siamo fregati. 
Sarò catastrofico ma do al massimo trenta o quarant’anni, cinquanta ad esser folli, alla letteratura, prima che diventi una chiccheria per pochi snob, come le Superga, i lustra scarpe e i 33 giri. 
Altro che self-publishing, editori indipendenti, e-book, e-reader. Non ci sarà niente da fare. Verrà a mancare definitivamente il fruitore. 
Faccio due conti. Chi legge oggi? Che fasce d’età? Il grosso credo sia tra i trenta/quaranta e gli ottanta. Sotto i trent’anni, i lettori anche occasionali, non quelli forti, bisogna radunarli tutti e farli venire a casa mia per farli sembrare tanti. Sotto i vent’anni: dato non pervenuto. Quindi? Diamo quarant’anni a quelli che oggi ne hanno trenta ed ecco fatto. Nessuno più leggerà niente di niente, neanche gli articoli di Vanity Fair mentre aspettano dal dentista.
Ma qualcuno vorrà ben aggiungersi, no? Qualche nuovo lettore. No. Non si aggiungerà nessuno. Cosa volete che spinga un adolescente di oggi a iniziare a leggere? Niente, ecco cosa. Quello, l’adolescente, si farà la sua bella vita senza sentire il minimo bisogno di leggere, non avrà mai l’occasione di imparare ad apprezzare la lettura, un po‘ perchè nessuno lo consiglierà, un po‘ perchè non ha tempo, un po‘ perchè “oh ma sta roba non si può scaricare? Te la devi per forza leggere tutta?”.
Posso pensare che sopravviverà qualche forma di scrittura creativa, per la televisione, per il cinema, per i videogiochi, perchè delle storie non si potrà mai fare a meno, ma la letteratura, quella che conosciamo, quella che ha come sua massima concretizzazione il libro, cari miei, è spacciata.       

Nessun commento:

Posta un commento